Presentato il “Piano Evacuazione Vesuvio” pronti ad evacuare 700 mila persone - di Fulvio Rocco de Marinis
Anche se al momento non esiste alcun segnale di allarme, specie dopo il terremoto che ha colpito l’Italia centrale ad agosto, è doveroso preparare adeguatamente un futuro di sicurezza per i tanti cittadini che abitano nella zona limitrofa al Vesuvio: nei 25 Comuni dell'area vesuviana compresi nel piano di emergenza, tra i quali figura anche Napoli, vi sono oltre 672 mila residenti. Il vulcano napoletano, a causa dell'elevata urbanizzazione sviluppatasi dal dopoguerra in poi nell'area di base e nella parte pedemontana del Vesuvio, caratterizza, oramai, un territorio considerato ad alto rischio vulcanico tale da essere definito come il vulcano più temibile al mondo. Due sono le zone rosse definite dalla protezione civile: la prima, delimitata dalla linea nera Gurioli, è quella definita ad alta pericolosità perché , oltre ad altre fenomenologie (lava, lahar, ecc.), può essere invasa dai micidiali flussi piroclastici; la seconda è definita pericolosa perché statisticamente è quella su cui potrebbe abbattersi una pericolosa e consistente pioggia di cenere e lapilli. La nuova zona gialla è stata approvata ufficialmente il 19 gennaio 2016 ed interessa l’area esterna alla zona rossa esposta alla significativa ricaduta di cenere vulcanica e di materiali piroclastici che interessa 63 Comuni e tre circoscrizioni del Comune di Napoli.
Il programma Vesuvio è stato presentato nella mattinata del 12 ottobre a palazzo Santa Lucia dal presidente della giunta e dal capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio il quale ha voluto precisare che “non ci sono emergenze alle porte, non bisogna creare allarmismi ma lavorare in maniera ordinata e organizzata per essere pronti ad affrontare qualunque emergenza. Anche dopo l'esperienza del sisma in centro Italia veniamo richiamati all'obbligo di prevedere e prepararci alle emergenze. […] Immaginare l’evacuazione di 700 mila persone non è una operazione facile, ma il rischio vulcanico coinvolge le istituzioni a tutti i livelli”. Previsti quattro livelli di allerta: base, attenzione, preallarme e allarme (in quest’ultima fase la popolazione sarà obbligata a lasciare la zona rossa entro 72 ore). Due i livelli operativi del piano: in caso di preallarme l’evacuazione riguarderà in modo particolare persone disabili e allettate. Saranno messi in sicurezza anche i beni culturali. Il primo spostamento avverrà nelle zone cosiddette di attesa, da queste zone in seguito i cittadini verrano spostati nelle zone di incontro, gestite dalla Regione che poi si farà carico di spostare i cittadini nelle Regioni gemellate. Il piano, in modo particolare in caso di eruzione del Vesuvio, si sostanzia, infatti, sul gemellaggio tra i Comuni della «zona rossa» e le Regioni. Nel piano saranno coinvolte anche Anas, Autostrade, Ferrovie dello Stato e, soprattutto, i porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia, fondamentale è completare nei prossimi mesi la rete infrastrutturale che sarà di supporto al piano di evacuazione, previsto infatti l’impiego di 500 bus e 220 treni al giorno per l'evacuazione in sole 72 ore.
La Regione Campania ha approvato le linee guida e poi stanziato 14 milioni di euro per i Comuni grazie ai fondi europei dell’agenda 2007-2013. In base alla legge 100 del 2012 , ogni amministrazione locale ha avuto 90 giorni di tempo per mettersi in regola: attualmente sono 135 i Comuni che si sono messi in regola con il piano locale di Protezione civile (che non riguarda solo il rischio sismico e vulcanico ma anche le altre calamità naturali, come ad esempio le alluvioni). Ad oggi quindi mancano i piani di evacuazione di 4/5 Comuni ma entro la fine di ottobre tutti i 25 Comuni coinvolti dal piano di evacuazione dovranno presentare i propri piani di Protezione Civile. In caso di necessità il sistema funzionerà solo se ciascun soggetto saprà fare correttamente la propria parte, fondamentale sarà il Programma di informazione da distribuire alle scuole e alle famiglie ed il lavoro dei Comuni per realizzare piani informativi e di evacuazione assolutamente efficienti.