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Sisma del centro Italia, un mese dopo: approvato il decreto legge terremoto - di Fulvio Rocco de Marinis

Ad un mese dal sisma che ha sconvolto il centro Italia (sono state più di 11.500 le repliche di terremoto che hanno scosso il reatino a partire dal 24 agosto), sismologi e geologi dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia sono ancora sul campo per comprendere il comportamento di una zona complessa come quella dell’Appennino. Il sisma ha portato con sé 298 vittime e, secondo il Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio, danni stimati in almeno 4 miliardi di euro, poiché non ha colpito solo i luoghi dove ci sono state vittime ma ha creato lesioni importanti in altre zone limitrofe. Secondo l'ultimo censimento fornito dalla protezione civile, nelle quattro regioni colpite dal sisma un mese fa sono assistite complessivamente, nei campi, in altre strutture o presso gli alberghi, 2.714 persone, 770 quelle nel Lazio, 794 alloggiate nelle Marche, 482 in Umbria e 174 in Abruzzo. Il Terremoto ha distrutto le case, ma non la forza di un popolo che vuole ripartire: ad Amatrice è cominciato intanto lo smantellamento della tendopoli per far spazio alle aree che dovranno ospitare le soluzioni abitative d'emergenza, ossia abitazioni di legno semimobili, completamente arredate e dalla grandezza di 4.80 per 8 metri comprendenti una veranda, cucina abitabile, due camere da letto, due bagni ed aria condizionata. Per i tempi di realizzazione delle cosiddette “casette” il Capo della Protezione civile conferma la stima di “sette mesi al massimo”.

L’obiettivo principale del Governo viene ribadito anche oggi giorno di approvazione a Palazzo Chigi del decreto legge contenente le misure urgenti relative al terremoto del 24 agosto: ricostruire tutto com’era prima. Nel provvedimento sono inseriti i piani per la ricostruzione delle zone devastate dal sisma. Il post terremoto è stato diviso in tre fasi: l’intervento immediato, la ricostruzione che partirà con il decreto e che richiederà anni per riportare i paesi dove erano e come erano, ed il terzo aspetto ossia la prevenzione. In 53 articoli il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri stanzia 200 milioni e “ulteriori misure per un totale di 300 milioni”. L’affermazione è del sottosegretario De Vincenti che ha inoltre sottolineato che per la ricostruzione verrà messa in campo una cifra "notevolmente più consistente: le stime parlano di 3,5 miliardi per edifici privati e un miliardo per edifici pubblici”. Novità del decreto è che anche le seconde case del “cratere” saranno restaurate in maniera tale da mantenere, nelle intenzioni del governo, viva l’economia del territorio. I provvedimenti nel dettaglio per tutti i 62 comuni interessati dal decreto saranno molteplici: risarcimento integrale per le case e gli edifici colpiti, prestito d'onore per il riavvio delle attività produttive, cassa integrazione in deroga per i lavoratori di imprese coinvolte nel sisma, rinvio di imposte e tasse per quanti (singoli e imprese) documenteranno che l'impossibilità del pagamento è strettamente connessa al terremoto. Le risorse dei finanziamenti comprendono miglioramenti ed adeguamenti sismici in maniera tale che un terremoto del 6° grado non possa più provocare vittime e crolli in quei territori. Il decreto prevede l'indennizzo, fino al 100%, dei costi per la riparazione, il ripristino o la ricostruzione degli immobili ad uso produttivo agricolo, distrutti o danneggiati, comprese le abitazioni degli agricoltori: il rilancio del settore agricolo e agroindustriale è un punto di partenza per la promozione e la commercializzazione dei prodotti tipici dei luoghi colpiti dal sisma. Per le Pmi ci saranno aiuti fino a 30mila euro per la ripresa delle attività, a tasso zero da rimborsare in 10 anni, e fino a 600mila euro per nuove imprese, da rimborsare in otto anni, sempre a tasso zero. Mentre il termine per gli adempimenti tributari e contributivi sarà congelato fino alla fine dell’anno.

“Parole chiave per la ricostruzione saranno legalità e trasparenza. - ha affermato il commissario speciale alla ricostruzione Vasco Errani - […] Dobbiamo uscire dalla logica emergenziale e programmare la qualità e la bellezza dei luoghi”. In progetto la creazione di un “open data” in modo tale che sia pienamente verificabile a quale progetto della ricostruzione verranno attribuiti i finanziamenti di cittadini, aziende, Stati esteri, solo con le donazioni fatte con gli sms ,infatti, sono stati raggiunti 15 milioni di euro. Il decreto prevede, oltre alla supervisione dell’Anac, una centrale unica di committenza, un albo delle imprese e uno dei professionisti, oltre a garantire dati costantemente aggiornati

Fulvio Rocco de Marinis

Fulvio Rocco de Marinis - Sisma del centro Italia, un mese dopo: approvato il decreto legge terremoto