Sant'Ambrogio: patrono del Corpo Prefettizio
Il 22 novembre 2005, in seguito alla richiesta del Cardinale Presidente della CEI, la Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti ha confermato la proclamazione di Sant’Ambrogio quale Patrono del Corpo Prefettizio.
Aurelio Ambrogio (Aurelius Ambrosius), conosciuto come sant'Ambrogio (Treviri, incerto 339-340 – Milano, 397) è stato un vescovo, scrittore e santo romano, personalità di spicco nella Chiesa del IV secolo. È venerato come santo da tutte le Chiese cristiane. In particolare, la Chiesa Cattolica lo annovera tra i quattro massimi dottori della Chiesa d'Occidente, insieme a San Girolamo, Sant'Agostino e San Gregorio I Papa.
Dopo cinque anni di avvocatura a Sirmio, nel 370 Sant’Ambrogio venne nominato governatore della provincia romana Aemilia et Liguria, con sede a Milano, dove divenne una figura di rilievo nella corte dell'imperatore Valentiniano I. Grazie alle sue abili doti di funzionario ligio al dovere, Sant’Ambrogio seppe dirimere pacificamente le controversie tra ariani e cattolici, guadagnando ampio apprezzamento da parte di entrambe le fazioni.
Divenuto Vescovo, Sant’Ambrogio abbracciò uno stile di vita ascetico. Donava beni ai poveri, cedendo finanche i suoi possedimenti terrieri. Sant’Ambrogio visse la sua vita all’insegna della carità, ponendo sotto la sua ala protettrice tutti i cittadini affidati alle sue cure. Per citare un esempio tra tanti, Sant'Ambrogio non ebbe paura a rompere i Vasi Sacri e destinare il ricavo della vendita al pagamento del riscatto per il rilascio di prigionieri.
Ambrogio fece costruire varie basiliche. Quattro di queste sono poste ai lati della città di Milano, quasi a voler formare un quadrato protettivo, o volendo riprodurre la forma di una croce. Tali basiliche corrispondo attualmente a: 1. San Nazaro (presso la Porta Romana, allora era la Basilica Apostolorum); 2.San Simpliciano (sulla parte opposta); 3.Sant'Ambrogio (collocata a sud-ovest, chiamata originariamente Basilica Martyrum); 4.San Dionigi.
Conosciuto anche come Ambrogio di Treviri, per il luogo di nascita, oggi il patrono del Corpo Prefettizio è noto a tutti come Sant’Ambrogio di Milano, la città di cui assieme a San Carlo Borromeo e San Galdino è patrono e della quale fu vescovo dal 374 fino alla morte. Le sue spoglie riposano nella basilica milanese a lui dedicata.
La richiesta della proclamazione di Sant’Ambrogio a Santo Patrono del Corpo Prefettizio è stata inoltrata alla CEI dal Ministero dell’Interno. Le motivazioni di tale richiesta risiedono nella coerenza tra la vita del Santo e i valori e le responsabilità cui è chiamato ad ispirarsi e farsi carico tutto il Corpo. Vi è stato, infatti, il riconoscimento dei più nobili valori che sono alla base del Corpo Prefettizio nella personalità e nell’opera di Sant’Ambrogio, il quale diviene così guida e modello da seguire per ogni singolo componente del Corpo Prefettizio italiano.