Varati in prefettura il Patto Chieti Sicura e il Protocollo per la sicurezza
Sottoscritti questa mattina nella prefettura di Chieti, alla presenza dei responsabili provinciali delle Forze di polizia, due documenti finalizzati a rispondere alla domanda di sicurezza dei cittadini: il Patto Chieti Sicura, firmato dal prefetto Fulvio Rocco de Marinis e dal sindaco della città marruccina Umberto Di Primio, e il 'Protocollo di intesa per la sicurezza della città di Chieti', al quale si è aggiunto come sottoscrittore il rettore dell’università 'G. d’Annunzio’ Carmine Di Ilio.
Nella conferenza stampa di presentazione degli accordi pattizi, che hanno entrambi durata biennale e sono rinnovabili, è stata anche illustrata la creazione di una 'cabina di regia' per raccordarne le iniziative.
PATTO CHIETI SICURA
L’accordo tra prefettura e comune rafforza la cooperazione interistituzionale fra Stato e enti locali, sviluppando azioni coordinate che assicurino un più elevato e adeguato livello di sicurezza. I necessari interventi per la tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica saranno affiancati da iniziative per migliorare la vivibilità dei singoli territori e la qualità della vita, per coniugare la prevenzione, la mediazione dei conflitti e la repressione, creando le condizioni per la 'sicurezza diffusa’.
Il documento prevede sessioni propedeutiche del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e disciplina le forme di collaborazione fra le Forze dell’ordine e la Polizia municipale in materia di esercizi pubblici, abusivismo commerciale ambulante, impiego di manodopera irregolare.
PROTOCOLLO DI INTESA PER LA SICUREZZA DELLA CITTÀ DI CHIETI
Il Protocollo con l’università di Chieti promuove iniziative per approfondire i fenomeni avvertiti come preoccupanti per la collettività locale e che incidono sui livelli di sicurezza percepiti dalla popolazione.
Sono previsti in particolare:
- progetti coordinati e integrati che siano idonei ad accrescere la vivibilità del territorio e a contrastare il fenomeno di insicurezza dei cittadini;
- la realizzazione di una struttura di collegamento che metta a confronto i dati dei fenomeni criminali e i risultati di ricerche e analisi condotte sul territorio.