Un patto contro i rubinetti a secco
Un protocollo d'intesa che garantisce acqua a suffcienza per evitare almeno i ricorrenti black-out estivi che da oltre un quindicennio mandano i rubinetti a secco per intere giornate, senza menzionare il danno d'immagine infetto alla Guardiagrele turistica. E' stato firmato ieri mattina in municipio, garanti il prefetto Fulvio Rocco de Marinis e il responsabile del settore Lavori pubblici della Regione Pierluigi Caputi, presente anche nella veste di massimo rappresentante regionale della Protezione civile e di commissario straordinario dell'ente d'Ambito idrico unico abruzzese.
Al comprensorio servito dal vecchio acquedotto dell'Avello, sei Comuni (Orsogna, Filetto, Casacanditella, San Martino sulla Marrucina e Penna- piedimonte, oltre alla città del ferro battuto), saranno assicurati nelle emergenze della stagione calda non meno di 45 litri al secondo deviati dall'Aca, il gestore idrico del Pescarese, dalla confluenza delle sorgenti del fiume Foro a Fara Filiorum Petri verso la stazione di pompaggio di Bocca di Valle.
Quantitativo sancito dal protocollo in luogo dei 30 litri attualmente forniti dall'Aca in base a un accordo tra gestori
delle reti.
Ospite e firmatario per Guardiagrele è stato il sindaco Sandro Salvi con l'assessore Donatello Di Prinzio che ha preso parte alla firma in qualità di assessore provinciale alla Protezione civile, mentre per la Sasi spa (il gestore idrico dei Chietino) c'era il presidente Domenico Scutti.
L'Aca è stata rappresentata dal direttore tecnico Bartolomeo Di Giovanni.
Presente anche il consigliere regionale e ex sindaco Franco Caramanico, che nel febbraio 2012 ottenne da Caputi l'apertura di un tavolo regionale sulla crisi dell'acqua. Il sindaco Salvi si battè dall'estate successiva per una trattativa imposta dal prefetto. Il rispetto del protocollo sarà garantito dal monitoraggio costante della prefettura, cui perverranno dai due gestori i resoconti sulle operazioni di deviazione dei flussi d'acqua